Friday, January 6, 2012

Risuonare la nostra voce più forte

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Chi costituisce un pericolo alla nostra sicurezza nazionale? Le Madri o i governanti?

La minoranza al potere in Iran si sta stringendo la morsa contro i gruppi politici, attivisti sociali e anche gente comune e sta aumentando la repressione e lo stato autoritario in modo più selvaggio, giorno dopo giorno. Molti sono stati incarcerati, sono scomparsi, feriti e uccisi ,solo per chiedere la giustizia e le loro famiglie non hanno una reale possibilità di eventuali indagini.

I torturatori e gli assassini continuano liberamente con i loro crimini, ma le donne e le madri che scelgono di non restare in silenzio e lottano per il proprio e per loro figli i più elementari diritti umani e sociali , sopportano l'intimidazione costante, vengono accusati di azioni contro la sicurezza nazionale e i tribunali ingiusti le trovano colpevoli e le danno pesanti condanne. In questo momento, due di loro sono in carcere.

Jila Mahdavian, madre di Hesam Tarmasi, è stata condannata a cinque anni di carcere, due anni senza e tre anni di libertà vigilata, solo per avercercarto di scoprire dove è il suo figlio e la sua solidarietà con le madri in lutto. Sua figlia, Maryam Najafi è stata anche condannata a due anni, che include un anno e mezzo con e sei mesi senza libertà vigiliata. Il suo giovane figlio Hesam, è stato imprigionato per un anno per la partecipazione al movimento Verde nel 2010 e si è ammalato dopo il suo rilascio, in condizioni sospette e per ragioni sconosciute.

Jila Karamzadeh Makvandi, una poetessa e uno dei sostenitori delle Madri in lutto, è stata condannata a quattro anni di carcere, che comprende due anni senza e due anni di libertà vigilata, per il suo sostegno e per una poesia scritta per le madri delle vittime, lei era stata arrestata il 27 dicembre e è in carcere per eseguire la sua condanna.

Leila Seifalahi, medico e sostenitore della Madri in lutto, è stata condannata a quattro anni di carcere, che comprende due anni senza e due anni con la libertà vigiliata.
Akram Neghabi, madre di Saied Zeinali, è stata imprigionata e messo sotto processo perche seguiva le condizioni di suo figlio. Davanti agli occhi dei familiari , Saied che era sutente è stato arrestato e sequestrato a casa e da quel giorno, nessun funzionario ha dato alla famiglia qualsiasi informazione su di lui.

Parvin Mokhtare, Madre di Kouhyar Goodarzi, è stata condannata e iincarcerata per 23 mesi senza Libertà vigiliata per che seguiva la condizione del suo figlio. Kouhyar è un studente universitario e attivista dei diritti umani che in questo momento è in carcere.
Mansoureh Behkish ha perso sei membri della sua famiglia durante le esecuzioni degli anni 80. Lei è stata anche convocata, intimidatata e minacciata numerose volte perche chiedeva la giustizia e per suo sostegno alle madri in Lutto e peressere stata a cimitero di Khavaran a Behesht Zahra. Dopo il suo ultimo arresto, lei trascorso un mese dietro le sbarre e il 25 dicembre, è stata testata da giudice Salavaati ed è in attesa della sentenza.
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Nader Ahsani, un altro sostenitore delle Madri di Park Laleh, ha trascorso un anno di carcere e dopo essere stato rilasciato, è stato invitato a comparire presso il tribunale e stato condannato a due anni di libertà vigilata.
Ci sono madri ed i familiari delle vittime che in più occasioni sono stati convocati, arrestati e provati e sono ora in una situazione indecisa. Ci sono altri, che anche in numerose occasioni sono stati interrogati e intimiditi.
Fatemeh Alvandi, madre di Mehdi Mahmoudian, un prigioniero politico nel carcere di Rajaie Shahr a Karaj, è stata arrestata e interrogata dalle forze di sicurezza il 3 gennaio ed è stata rilasciata poco dopo. Lei ha chiesto al'ufficio procuratore negli ultimi due anni il rilascio temporaneo del suo figlio, a causa della sua malattia.

Chiediamo , se una delle richieste o delle azioni delle madri e dei loro sostenitori sono stati illegali e hanno messo in pericolo la sicurezza nazionale? Non è il diritto di un madre seguire condizione di suo figlio sotto ogni legge e sotto ogni religione e sostenere le madri non è un dovere di ogni membro della società internazionale?

I governanti pensare alla sicurezza nazionale come la sicurezza per i loro delinquenti, assassini e torturatori ed è per questo che sono spaventati dagli sforzi delle madri e tentano di intimidirle in ogni passo del cammino.

Noi, Le Madri di Parco laleh e sostenitori in tutto il mondo, pur insistendo sulle nostre tre richieste fondamentali della liberazione di tutti prigionieri politici- di coscienze, abolizione della pena capitale e un'indagine aperta e giusta e di prova di tutti coloro che hanno ordinato ed eseguito le uccisioni negli ultimi 33 anni, chiediamo ai amanti della libertà e dei diritti umani di sostenere noi e far sentire più forte la nostra voce e nella nostra richiesta per la libertà di Parvin Mokhtare e Jila karamzadeh Makvandi e fermare le pressioni contro le madri e i loro sostenitori.

Le Madri di Parco laleh e loro sostenitori in Iran e all'estero

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